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Un uomo che ha torturato fino ad uccidere la figlia di 2 anni evita la condanna a morte per un “giurista razzista”

Un giurista aveva affermato di essere d’accordo sul fatto che i neri erano “più violenti delle altre razze”.

La condanna a morte di un uomo che ha torturato fino ad uccidere la figlia di 2 anni è stata cancellata dopo la rivelazione che un giurato “razzista” era d’accordo sul fatto che i neri erano “più violenti delle altre razze”.

La morte di Glenara Bates nel 2016 è attribuibile ad un trauma da oggetto contundente e al fatto che era rimasta senza cibo, dopo che suo padre Glen Bates la ha picchiata brutalmente con una cintura e l’ha fatta dormire sul pavimento del bagno.

Si è scoperto che la bambina aveva cicatrici, lividi e altre lesioni che coprivano tutto il suo corpo.

Bates inizialmente ricevette la pena di morte, ma la Corte Suprema dell’Ohio decretò che era stato ingiustamente processato perché uno dei giurati aveva precedentemente concordato con una dichiarazione “razzista” online.

La giurista concordava con una dichiarazione su un questionario in cui si diceva che i neri “sono più violenti di altre razze o gruppi etnici” e ha anche dichiarato di sentirsi a disagio con i neri.

“Gli avvocati di Bates hanno sostenuto con successo che gli avvocati che lo hanno difeso durante il processo avrebbero dovuto obiettare contro il fatto che la donna potesse giudicarlo.”, riferisce Metro.

Bates, che ha affermato di “scherzare” e che la morte di sua figlia fosse stata accidentale, verrà processato di nuovo al tribunale della contea di Hamilton.

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