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I leader mondiali del business ammettono che i dischi volanti sono reali e che gli extraterrestri esistono

Per cinque mila dollari a biglietto, alcuni dei leader imprenditoriali del mondo sono stati informarti su questioni che difficilmente si sarebbero aspettati, durante il primo giorno del Global Competitiveness Forum (GCF) tenutosi a Riyadh, in Arabia Saudita. E’ stato detto loro che i dischi volanti sono reali, e che era meglio cominciare a pensare alle implicazioni sul business derivanti dagli extraterrestri e dalle nuove tecnologie. Convocato ogni anno dalla Saudi Arabian General Investment Authority, il GCF riunisce leader politici e uomini d’affari per discutere le metodologie di promozione della competitività delle imprese. Per la prima volta in occasione della conferenza annuale, il GCF ha un pannello su cui vengono discussi UFO e vita extraterrestre. Intitolato “Learning from Outer Space” il pannello viene spiegato da 5 interlocutori tutti d’accordo sul fatto che la vita extraterrestre è una realtà, e che essa ha molte implicazioni per il mondo come lo conosciamo.

Il panello fù presentato il 23 gennaio in una sessione stile “aula magna” il che significa che tutti i partecipanti del GCF hanno potuto partecipare e sentire quello che gli esperti hanno avuto da dire sul fenomeno UFO e sulla vita extraterrestre. C’erano più di 1000 partecipanti che includevano le elitè del business e della politica, come gli ex premier britannico e canadese, Tony Blair e Jean Chretien, Jim Albaugh, presidente e CEO di Boeing, Andy Bird, presidente di Walt Disney International, Jared Cohen, direttore creativo di Google, e molti altri. Il succo del discorso è la realtà della vita extraterrestre e che è quindi necessario prestare attenzione alle implicazioni che tutto ciò avrebbe sul business. Ecco come il GCF ha riassunto le presentazioni del pannello sul suo sito web:

Learning from Outer Space

Non convenzionale e di grande rilevanza è il tema sulle vita extraterrestre che è stato affrontato nella riunione di ieri intitolata “Contact: Learning from Outer Space”. Gli esperti Zoaghloul El-Naggar, Stanton Friedman, Michio Kaku, Nick Pope e Jacques Vallee hanno portato casi e fatti molto convincenti sull’esistenza di esseri viventi in altre parti della galassia, sono indizi emersi attraverso evidenze empiriche, teologia religiosa e il ragionamento logico.
Mr. Friedman ha aperto il suo intervento con una dichiarazione coraggiosa, “I dischi volanti sono reali!” A grandi linee questo riassume le idee di tutto il gruppo degli interlocutori. Mr. Pope ha esposto le implicazioni sul business potenziale dello spazio, come ad esempio la redditività derivante da una sponsorizzazione aliena o da un marchio alieno. El-Naggar è convinto della loro esistenza , ma ha sollevato una questione interessante e cioè quella che non sarebbe etico spendere risorse economiche per contattare una società aliena quando dobbiamo ancora affrontare la guerra e la povertà nella nostra società. Mr. Vallee ha incoraggiato gli accademici ad analizzare le prove.

Il pannello della conferenza del GCF di quest’anno ha messo gli imprenditori e i leader mondiali davanti ad una realtà e cioè considerare seriamente le implicazioni delle prove riguardanti gli UFO e la vita extraterrestre. Un grafico che riassume le discussioni del GCF ,creato dal’artista Sunni Brown (in alto), rivela lo spessore dato alle questioni sul contatto extraterrestre e sui nuovi tipi di energia che saranno probabilmente disponibili dopo questo contatto. I dirigenti delle imprese sono pronti a fare ciò che i leader politici non sono finora riusciti a fare – ricercare attivamente attraverso prove convincenti che delle civiltà intergalattiche sono già state qui e che hanno tecnologie condivisibili con l’umanità