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Rivoluzione Libica: Quello che non vi dicono

L’OPPOSIZIONE LIBICA MANOVRA LETTERALMENTE LE PROTESTE DA WASHINGTON

Da notare l’indirizzo web “EnoughGaddafi.com”. Il webmaster di EnoughGaddafi.com
è segnalato nella lista di Movements.org del Dipartimento di Stato come
il “Twitter” da seguire.

Quando il figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, accusò gruppi dell’opposizione e stranieri di fomentare i disordini in Libia, fù uno dei rari momenti in cui la verità veniva espressa in tutta la sua interezza. Non sorprende che la BBC e il resto dei media di proprietà delle corporazioni abbiano fatto di tutto per screditare il suo discorso.

Sono state portate alla luce incredibili rivelazioni per quanto riguarda i disordini in Libia. Il leader del gruppo di opposizione della Libia organizza le proteste sia all’interno che all’esterno della Libia, attualmente si trova a Washington DC da quando lui e la sua organizzazione dirigono lo sconvolgimento e il pandemonio che sta investendo la nazione del Nord Africa.

Una intervista con Ibrahim Sahad del Fronte Nazionale per la Salvezza della Libia (NFSL) su ABC Australia, tocca ogni punto delle discussioni portate avanti dai media mainstream corporativi dalla scorsa settimana, il tutto con la Casa Bianca e il Washington Monument che incombono sullo sfondo.

Sahad fa da eco alla chiamata dell’ International Crisis Group di Soros/Brzezinski per convocare Il consiglio di sicurezza per le nazioni unite e discutere su un intervento da attuare contro Gheddafi.

Sahad Ibrahim e il suo NFLS formarono la National Conference of the Libyan Opposition (NCLO) nel 2005 a Londra. Questo gruppo specifico ha cambiato il suo modo di apparire per non sembrare influenzato o sostenuto dagli Stati Uniti. Forse per cementare questa nozione, l‘Huffington Post ha messo in evidenza i documenti rilasciati dalla NCLO con una mossa stile Wikileaks che dimostravano il sostegno degli Stati Uniti a Gheddafi. Naturalmente, come per tutti i disordini in Medio Oriente, così anche per i fatti che vengono fuori scopriamo che ciò non servì ad evitare la confusione, bensì ad evitare la verità.

L’NCLO di Sahad iniziò con l’organizzare la “Giornata della Rabbia” del 17 Febbraio non appena l’Egitto cadde così l’apparato dei media avrebbe potuto spostarsi e spostare l’attenzione sulla Libia. Per comodità, i mezzi di comunicazione ebbero solo bisogno di spostarsi dal Cairo al confine occidentale dell’Egitto e aspettare che gli uomini di Sahad disposti sul territorio, garantissero loro una base operativa, presumibilmente nella città orientale libica di Bengasi. Gheddafi capisce a quanto pare il ruolo delle ONG e dei media stranieri, è per questo che non sono presenti per le strade delle città della Libia,  lo scoraggiante risultato è stato addirittura ammesso dagli stessi.

Si scopre che sia gli organi delle news di proprietà delle corporazioni e Movements.org del Dipartimento di Stato USA / finanziato anch’esso dalle corporazioni, ottengono i loro reportage interamente dalla NCLO di Sahad a Washington, la quale sostiene di garantire notizie fresche, di “prima mano” dalla Libia. Anche altri membri della NFSL uno dei quali a Dubai, stanno fornendo il loro supporto con queste informazioni di “prima mano”. Questi reportage sono diventati la base per le accuse di “genocidio”, la convocazione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, le sanzioni economiche, le minacce dirette verso le forze di sicurezza libiche che tentano di reprimere i manifestanti, e la forzata no-flyzone imposta dalla NATO.

La National Endowment for Democracy infesta da neoconservatori e il suo esercito di ONG finanziate dagli USA ha recentemente rilasciato una dichiarazione ufficiale esortando gli Stati Uniti e l’Unione europea di affrontare il tema del “massacro” libico al Consiglio di sicurezza dell’ONU e al Consiglio dei Diritti Umani. Anche questa volta la BBC cade in fallo ammettendo che tali reportage sono “impossibili da verificare” sulla base di informazioni provenienti da Movements.org e dal leader dei manifestanti libici stanziato a Washington.

Va inoltre rilevato che un blogger libico stile Ghonim è stato segnalato da Movements.org società finanziata dagli USA come “utente Twitter da seguire”. Va sotto il nome di “EnoughGaddafi” ed è il webmaster di LibyaFeb17.com. Il lavoro di EnoughGaddafi può anche essere trovato archiviato sul sito della NFSL di Ibrahim Sahad (EnoughGaddafi.com è stato violato dagli hacker secondo Movements.org).

Ancora una volta ci viene detto che le proteste sono spontanee, ispirate dalle rivolte tunisine ed egiziane. Ancora una volta ci viene detto che è il desiderio dei giovani per la libertà e per la “democrazia”. Ma quando alziamo il velo, vediamo ancora una volta un altro vecchio di Washington che tira i fili, sistema la scena e manovra l’insieme.

Se sei religioso, prega per la gente per le strade della Libia, molti dei quali potrebbero essere semplicemente spazzati via in questa beffa crudele. Gli Stati Uniti e i loro tirapiedi non saranno scoraggiati se la loro trama non avrà buon fine. I fiumi di sangue che scorreranno garantiranno che non ci saranno risultati negativi.

E’ tempo di svegliarsi e capire come ci danno in pasto informazioni montate e false per farci assumere un determinato atteggiamento nei confronti di un argomento. L’imperialismo britannico/americano non si è mai fermato e stiamo assistendo in questi anni ad una sua ulteriore espansione in Africa e Medio Oriente. Spero che queste informazioni girino il più possibile così da avere uno spettro di 360 gradi su ciò che sta accadendo in queste zone del pianeta.

Fatelo per i libici, gli egiziani, i tunisini, e fatelo per voi stessi. L’incendio che sta consumando il Medio Oriente e il Nord Africa adesso, potrebbe presto divampare anche nel nostro mondo agiato.

Partecipazioni societarie e sostenitori dell’agenda globalista anglo-americano:

CFR Corporate Membership
Chatham House Major Corporate Membership
Chatham House Standard Corporate Membership
International Crisis Group Supporters
Movements.org Supporters

 

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