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Fringe 1

Nell’articolo che seguirà cercherò di spiegare i punti fondamentali dai quali si può evincere come anche Fringe, sia un mezzo che l’industria dell’intrattenimento ha messo in campo per promuovere gli scopi degli Illuminati. L’universo di Fringe è ricco di significati e simbologie, per questo sarebbe pressochè impossibile analizzare episodio per episodio tutti i riferimenti presenti. Ho scelto perciò alcuni degli episodi più ricchi di significato (seguendo una certa linea di pensiero) in cui vengono sottolineati diversi aspetti della programmazione Monarch. Da questo farò una digressione sulla carriera della protagonista, Olivia mettendo in luce altri suoi lavori “sospetti”. Scopriremo inoltre aspetti nascosti nelle famose immagini che compaiono durante gli stacchi degli episodi. Buona lettura!

Molte immagini pubblicitarie della serie ritraggono, attraverso dei giochi luce, il simbolo dell’occhio onniscente. Un caso?

FRINGE: PROGRAMMAZIONE MONARCH

Il primo episodio che andremo ad analizzare sarà “Fuga dal sogno” in cui sono presenti molti indizi sulla programmazione Monarch. Fin dalle scene iniziali abbiano un uomo, nel suo ufficio, che viene attaccato da un branco di farfalle. E’ la sua mente a renderle reali e aggressive (tanto che lo feriscono). Stranamente il mal capitato non cerca di scappare fuori dall’ufficio uscendo dalle porte e chiedendo aiuto, ma si butta dalla finestra. Qui subentra un’altro aspetto del condizionamento e cioè la frammentazione della personalità attraverso l’uso dell’immagine simbolica del vetro rotto.

Il povero uomo, dopo esser caduto per parecchi metri va ad infrangersi contro una macchina parcheggiata alla massive dynamic. L’inquadratura si sposta poi sul logo della Massive Dynamic (un richiamo alle tipiche corporazione elitarie, guarda anche su Eureka la Global Dynamic). Il marchio dell’azienda è una M (lettera numero 13) che va a formare un cubo tridimensionale. Qui vi è un sottile ma palese riferimento all’opera di Stewart A. Swerdlow “13-Cubed: Case Studies in Mind-Control & Programming“, in cui viene spiegato che il numero massimo di personalità che è possibile creare durante la riprogrammazione sono 2197 (13x13x13). Sapendo questo si può percepire l’escamotage con cui vengono indicati i veri autori degli orrori della programmazione Monarch/Mkultra e cioè le elite.

Il logo della MD ricorda molto un altro logo importante cioè quello del Nintendo 64 (oltre che al Gamecube che raffigura anch’esso un cubo stilizzato):

Il cubo forma una G stilizzata (lettera importante nella massoneria)

Come ogni forma di intrattenimento visivo anche i videogiochi possono essere utilizzati per la programmazione, creando letteralmente zombi che eseguono i comandi da schermo. Forse non a caso è stato dato il nome Mario(netta) all’eroe della Nintendo.

LE RICERCHE DI OLIVIA

Olivia Dunham [interpretata da Anna Torv, attrice australiana,  (allontanò il padre all’età di 8 anni…mi chiedo il motivo…) ha una sorella che si sposò e visse assieme a Rupert Murdoch per 30 anni] comincia a ricercare fra le cose della vittima quando ad un certo punto si imbatte nella scritta MONARCH, innescando il battito di ali delle farfalle riposte nella teca davanti a lei. Il movimento delle farfalle avviene solo dentro la sua testa  (la protagonista ha dovuto subire tonnellate di programmazione MK [privazione sensoriale / droghe psico attive]. C’è una graziosa metafora qui: Le farfalle sono inchiodate al muro e tentano invano di liberarsi come i milioni di schiavi controllati mentalmente sono imprigionati nella prigione del condizionamento.
Si mette a fare allora una ricerca estesa sulla parola Monarch,  trovando come significati la farfalla Monarch, i monarchi europei. Subito dopo aver terminato di leggere le informazioni sulla farfalla Monarch, riceve una e-mail (nella sua mente, la sua coscienza e John Scott sono fusi da quando entrò in uno stato di coscienza condivisa nel primo episodio) dal suo ex findanzato morto che la porta a trovare i rospi con la pelle che secerne sostanza allucinogene.
🙂
Uno dei motivi principali per cui la programmazione Monarch venne chiamata in questo modo fu per la farfalla Monarch. La farfalla Monarch impara dove è nata (le sue radici) e passa questa conoscenza alla sua prole (da una generazione all’altra). Questo fu uno degli animali che fece perdere la testa agli scienziati, essendo la prova vivente che la conoscenza può essere trasmessa per via ereditaria.La programmazione Monarch si basa sugli obiettivi, illuminati e nazisti, di creare una razza superiore in parte attraverso la genetica. Se la conoscenza può essere trasmessa geneticamente, allora è importante trovare dei genitori che passino correttamente quella conoscenza alle vittime selezionate, per il controllo mentale Monarch.

Esistono molti modi per effettuare traumi che non lasciano tracce, andando a colpire la sfera emotiva e spirituale del bambino. Stringere il braccio a qualcuno è un tipo semplice di tortura.  Il solletico e la privazione sensoriale sono due torture che non lasciano segni. Delle casse da morto, alcune all’esterno altre all’interno delle strutture adibite alla programmazione vengono usate dagli schiavi del controllo mentale. È per questo che molti schiavi hanno paura di essere sepolti vivi. Gli handler inseriscono qualsiasi tipo di insetto raccapricciante all’interno di queste bare.

Un altro tipo di privazione sensoriale viene messo in atto immergendo la persona nell’acqua salata (per la galleggiabilità e la leggerezza). Il soggetto viene poi riempito di sensori sensibili che mandano delle scosse elettriche se la vittima si muove. Lo shock porta lo schiavo ad uno stato di incoscienza. Il cervello viene addestrato a fermare tutti i movimenti esterni del corpo dalla mente cosciente. Questo tipo di privazione sensoriale viene utilizzato per inserire nei comandi post-ipnotici un determinato compito da eseguire in un futuro che può essere anche molto distante.
Il programma viene inserito nella mente allo stesso livello primordiale che la mente utilizza per dire al cuore di battere. Una delle “tipiche” torture è quella di mettere una barra tra le gambe di una bambina, che le apre i fianchi in modo da rendere più agevole lo stupro. Le gambe divaricate vengono poi fatte sbattere, mentre alla vittima viene specificatamente detto che è una “Farfalla Monarch”. I programmatori a volte dicono alle loro vittime che da bruco può sbocciare una bellissima farfalla. Mentre violentano la bimba, i programmatori descrivono il proprio sperma come del miele, e gridano “alleluia” quando vengono. Non ci vuole molto al bambino per rendersi conto che non è in grado di resistere a ciò che viene fatto lui. La volontà del vittima viene distrutta e al suo posto rimane uno schiavo flessibile.
MONARCH 6662724 [si capisce che è un numero di telefono, molto più importante è ciò che sta scritto sotto che da una chiave di lettura interessante (666, Programmazione Monarch, 33), di cui il gregge programmato è totalmente ignaro] Sommando i numeri si ottiene 33. Sono sicuro che non si tratti di una coincidenza. A confermare ulteriormente questa ipotesi Olivia Dunham ha 33 anni, il suo ufficio è il # 3233 (In massoneria il numero 32 e 33 sono molto importanti, 32 sono i numeri delle caselle bianche e delle caselle nere di una scacchiera, 33 è il grado massimo in massoneria). Bisognerebbe fare molta più attenzione ai numeri o ai simboli che i registi mettono nelle loro produzioni perchè probabilmente nascondo un significato in linea con il condizionamento che il film vuole esprimere.
I BISHOP
Vengono mostrati alcuni episodi di programmazione Monarch mentre compare Walter Bishop entusiasta / confuso / dissociato / vittima esso stesso. (Una volta disse a suo figlio Peter, che “non poteva immaginare cosa significasse non avere accesso a parti della sua mente. “[come questo sia stato fatto viene descritto più avanti da un tizio asiatico che perse la memoria nello stesso ospedale psichiatrico dove era rinchiuso Walter]) L’ex-programmatore, Walter Bishop, mostra alcune delle sue imprese quali il far pensare ad una persona che stesse bruciando tramite uno stato ipnotico profondo, e che la pelle bruciasse nonostante fosse stato poggiato un cubetto di ghiaccio piuttosto che un tizzone ardente come pensava la vittima, il tutto grazie al potere della mente [per meglio dire il potere della programmazione MK, sia il potere della mente che quello del condizionamento MK sono massicciamente sottovalutati dalle masse in generale (quelli ‘che sanno’ tuttavia l’hanno capito fin troppo bene e l’hanno sfruttato per troppo tempo)].
Il figlio di Walter Bishop,  è Peter, interpretato da Joshua Jacksono che è ovviamente anche lui vittima del condizionamento mentale. Lo vediamo apparire in film come Urban Legends, dove nella copertina si può notare il tipico occhio onniscente e il vetro in frantumi simbolo della multipersonalità.
E’ sorprendente vedere la naturalezza con cui Walter Bishop mette sotto elettroshock il giovane figlio (la maggior parte degli handler usa questa tortura per distruggere la personalità principale della vittima). In una delle puntate precedenti Walter riesce a ricordarsi dell’evento solo tramite un trigger che ha “sbloccato” la sezione di memoria in cui era contenute quelle informazioni (si possono notare qui i riferimenti alla compartimentizzazione della memoria tipici nella programmazione Monarch).

Nel manicomio dove Walter si reca, per cercare di ottenere informazioni trova un uomo ovviamente sottoposto ad una programmazione a base di elettroshock in quanto quando cerca di pensare alle equazioni e ad altre cose pertinenti alla matematica il suo corpo risponde come se una scossa gli attraversasse il corpo (cerca infatti di avere accesso a quella parte del suo cervello in cui venne innestata una memoria dolorosa grazie all’elettroshock, impedendogli di andare più in profondità e ottenere le informazioni di cui ha bisogno). Nell’immagine sotto si può vedere l’interno del manicomio con sopra ad un tavolo una scacchiera a significare che gli schiavi MK sono pedine, oltre che il profondo dualismo dell’episodio: [dualità, alterego (bene/male , stupido/Intelligente), etc]. Walter e Peter Bishop non sono li per caso [sono altri pezzi della scacchiera globale]. Un paziente del manicomio sta anche risolvendo un rompicapo: Puzzle = mente frammentata, la loro mente è in pezzi, un’evidente analogia cosciente.

LA FORMULA DEGLI ILLUMINATI

Un altro componente di base della programmazione Monarch è un forte utilizzo dell’elettroshock. Pistole stordenti, staffe con nascosti pungoli elettrici per bestiame e bastoni elettrici vengono utilizzati di frequente sugli schiavi. L’elettroshock viene usato per creare la dissociazione da trauma durante la programmazione, viene successivamente utilizzato per rimuovere i ricordi dopo che lo schiavo ha effettuato una determinata missione, o per instillare la paura e l’obbedienza in uno schiavo riluttante. Gli schiavi in genere portano sul loro corpo i segni degli strazianti elettroshock a cui erano sottoposti. Non appena gli schiavi iniziano un processo terapeutico di deprogrammazione torneranno a ricordare quei spiacievoli momenti, per non parlare dei tanti altri ricordi dolorosi. Uno schiavo spesso mostra segni di elettroshock sui piedi, o sulla schiena, o nei glutei o sulle gambe. L’handler di uno schiavo normalmente porta con se una pistola stordente. Il voltaggio normalmente è di 120.000 volt in modo da cancellare e compartizzare i ricordi, alcune pistole però arrivano anche a 200.000 volt.. Le pistole stordenti vengono puntate alla base del cranio.

Dopo aver dato le istruzioni della programmazione di solito lo schiavo è costretto a subire una scossa ad alta tensione alla base del cranio in modo da imprimere il comando in maniera efficace. Spesso utilizzano segnali ipnotici oltre allo shock. Per esempio, si racconterà allo schiavo “che sta andando oltre l’arcobaleno”, e che quando il sole tramonterà si dimenticherà di tutto quello che è successo, prima di avviare la seduta “elettrica”.

Lo shock distrugge e sradica la memoria a breve termine che è ancora conservata nel cervello. Devono utilizzare la scossa entro le 24 ore, per assicurare che la memoria a breve termine non passi a quella a lungo termine in un ricordo “coerente”. Ciò significa che se uno schiavo viene usato quotidianamente, avrà un elettroshock al giono!

Quando uno schiavo viene portato in un sito di programmazione improvvisato – viene iniettato lui un farmaco psico attivo per una induzione rapida mentre gli viene messa attorno alla testa una banda che sprigiona 100.000 volt per circa 5 secondi. Questo lo farà tremare e sudare ecc Le mani vengono legate. A volte la bocca viene imbavagliata in modo che la lingua non sporga. Dopo aver impresso i comandi profondamente nel cervello, gli handler potrebbero regolare il tempo in cui si svolgerà l’azione, tramite, ovviamente altre scosse. Alla fine del procedimento, la persona sarà fatta uscire dalla sua trance ipnotica, istruendola nel non ricordare nulla, di sentirsi felice e di andare a fare quello che deve.

Questa sessione di programmazione può durare 15 minuti. Siti di programmazione come questo possono essere il retro di un furgone, una stanza sul retro di un ristorante, o qualsiasi altro luogo che permetta di svolgere correttamente la procedura. È per questo che uno schiavo, utilizzato di recente, potrebbe zoppicare un po ‘, o sentirsi forti cerchi alla testa. Il gestore dello schiavo porterà con se tutti i codici di accesso dello schiavo personale, i trigger, chiavi criptiche e programmi. Tutto questo è comodamente trasportabile in valigetta.

La conoscenza dell’ipnosi è utile per capire come rapportarsi con lo schiavo. La vittima è infatti sotto le più potenti combinazioni di controllo mentale e le sue varie personalità sono in lotta fra loro, se un handler è bravo tuttavia non dovrebbe incorrere in nessun genere di problema. Alcuni gestori però si ubriacano o prestano lo schiavo a persone inesperte, sviluppando problemi.

Naturalmente gli schiavi finiscono sempre per assumersi tutte le responsabilità se le cose vanno male. Se la vittima sfugge al controllo, perché il gestore non sa cosa sta facendo, una pistola di stordimento sarà utile per controllare lo schiavo mal gestito. In altre parole, una valigetta con un libro sulla programmazione e una pistola stordente sono fondamentalmente tutto ciò che serve per controllare uno schiavo Monarch per il resto della sua vita. Alcune di queste pistole stordenti sono di pochi centimetri e vengono quindi facilmente camuffate. Altre pistole stordenti sono incastonate in delle barre. I bastoni e le staffe che si portano in giro i satanisti, come Michael Aquino (anche in pubblico) sono in realtà pistole stordenti per controllare i loro schiavi.

Michael Aquino con la sua schiava Lilith e la staffa, utilizzata come pungolo elettrico

Fonte