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Condizionamento mentale: Ondata emotiva un paio di palle!

In questo blog si parla spesso di controllo mentale, Mk Ultra, programmazione Monarch ecc… Il condizionamento è uno strumento fondamentale con il quale si tende a dirigire l’opinione pubblica verso una determinata causa. Un esempio su tutti, dopo l’11 settembre si è aperta la caccia a Bin Laden, si è iniziata una guerra (per interessi economici USA), senza prove del coinvolgimento di Al Quaeda negli attacchi, il tutto grazie ad una astuta manovra mediatica che ha convinto gli Stati Uniti e il mondo a puntare il loro “odio” verso questo nemico fittizio.

Nel nostro piccolo, veniamo condizionati allo stesso modo. Personalmente mi ha fatto incazzare tantissimo, perchè non sopporto la banalizzazione soprattutto su argomenti importanti come il nucleare. Nel 1987 i cittadini italiani furono chiamati a dare un’opinione sul nucleare e si espressero in maniera negativa a riguardo. Oggi dopo un altro incidente, molto più grave, siamo di nuovo qui a dover dare il nostro giudizio su qualcosa che ritenevamo scontato.

Il 12 e il 13 giugno si vota per dire no al nucleare con un SI (cioè per spiegare come si vota bisogna usare un paradosso, viva la semplicità e la chiarezza).

Molti politici e giornalisti continuano, da quando si è iniziato a parlare di referendum dopo Fukushima, a dire che si va a votare sotto l’influenza “dell’ondata emotiva”. Non si chiama ondata emotiva cari miei, è il risultato della presa di coscienza sui pericoli del nucleare. Certo è facile informare le persone su i pro e i contro del nucleare, probabilmente a parole risulta affidabile, conveniente e sufficientemente sicuro. Poi però avvengono le Chernobyl, le Fukushima e la gente vede, sente e ragiona (finalmente). Un esempio è il bambino piccolo che viene avvertito dalla mamma di non avvicinarsi al fuoco perchè brucia: la madre ha la possibilità di spiegare a parole una sensazione sgradevole e pericolosa, senza però poterla far provare al piccolo. Prima o poi il bambino si scotterà ed è lì che capirà veramente che col fuoco ci si scotta!

Da questo esempio mi ricollego al referendum e all’ondata emozionale: Passata l’ondata emozionale il bambino tornerà a scottarsi allegramente? Desidererà farlo? Non credo, ovviamente potrebbe inavvertitamente scottarsi ma non lo farà mai più intenzionalmente.

Così dopo Chernobyl avevamo capito che il nucleare non era gestibile. Oggi si ritenta di promuoverlo dicendo che è più sicuro, Fukushima ci dà la prova che non è così. Perchè insistono sull’ondata emozionale? Per farci credere che l’esito del voto non sarà una scelta razionale, ma dettata dall’emozionalità del momento. Un giorno, così, potranno riproporlo e forse a quel punto non ci saranno referendum a proteggerci!

Il nucleare è una tecnologia vecchia grezza e piena di problematiche: Le scorie e l’aggiornamento delle centrali (quest’ultimo problema poco trattato, chi sostiene i costi di aggiornamento e rinnovo delle centrali?). Dovremo puntare su fonti di energia alternativa (guarda fusione fredda di Rossi Università di Bologna) sul solare di ultima generazione e sulle altre rinnovabili.

Probabilmente servirà a difenderci dal nucleare per un breve periodo, scongiuriamo un futuro del genere, per noi e per i nostri figli: