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Draghi: Abbiamo bisogno di un’unione fiscale, non dell’intervento delle banche

Draghi, rivolgendosi al Parlamento europeo di Bruxelles, ha indicato che le banche taglieranno i tassi di interesse ufficiali per la seconda volta in due mesi, poiche i rischi per le prospettive economiche sono aumentati. Ha aggiunto che la Bce potrà comprare i bond per abbattere i tassi di prestito “ma in maniera limitata” e dovrà esserci un “approfondimento” per quanto riguarda i rapporti fiscali tra i paesi membri. “Quello di cui credo abbia bisogno la nostra unione economica e monetaria è una politica fiscale compatta – una riaffermazione delle regole fiscali fondamentali e degli impegni fiscali reciproci che hanno stabilito i governi dell’eurozona”. “Ci si può chiedere se una nuova e più compatta politica fiscale sarebbe sufficiente a stabilizzare i mercati e come possa essere utile una visione a lungo termine quando si chiede di risolvere i problemi nell’immediato. La nostra risposta è che una scelta del genere è il primo passo per recuperare credibilità”.

“Draghi sta cercando di gestire le aspettative del mercato facenco capre che la BCE non si comporterà come la Bank of England e la Federal Reserve (sarebbe più facile creder a Babbo Natale…nota personale),” afferma Michala Marcussen.

Draghi ha detto ai deputati: “La politica monetaria della BCE è guidata dal costante obiettivo di mantenere la stabilità nella zona euro sul medio termine – e questo vale per la stabilità dei prezzi in entrambe le direzioni.”

“Questi commenti non aprono la possibilità di un taglio dei tassi”, ha detto Jeremy Stretch, responsabile della strategia valutaria al CIBC World Markets.

La BCE ha inaspettatamente tagliato i suoi tassi di interessi di un quarto di punto all’1,25 per cento all’inizio di questo mese e in un sondaggio di Bloomberg News quasi tutti gli economisti prevedono che ci sarà una riduzione di un altro quarto di punto quando ci sarà l’incontro politico l’8 dicembre.

Draghi si unisce ad un coro di voci che chiede a Bruxelles di prende il controllo dei bilanci nazionali in modo da fermare il collasso dell’euro.

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Dalle ceneri del collasso dell’Unione Europea, nasceranno gli Stati Uniti D’Europa?

In tutta Europa, i titoli dei quotidiani stanno dichiarando che l’euro è sull’orlo del collasso. Molte persone erroneamente ritengono che ciò significherà un ritorno alla moneta nazionale. Purtroppo, si sbagliano di grosso. Questa crisi rappresenta l’ennesimo esempio di come le elite tentino di ottenere l’ordine dal caos. L’élite europea non ha alcuna intenzione di rinunciare ad una Europa unita. Piuttosto, essa spera di poter dar vita agli “Stati Uniti d’Europa”, dalle ceneri della eurozona già esistente. Nei prossimi mesi vedremo panico e paura diffusi in tutta Europa. L’euro probabilmente affonderà come un sasso e ci saranno gravi problemi economici in tutta Europa e di riflesso in tutto il mondo. Per l’elite europea, una grande crisi come questa rappresenta un’occasione d’oro per abbattere le strutture esistenti e costruirne di nuove. La soluzione che l’elite europea proporrà non sarà quella di tornare al vecchio sistema. Proporranno infatti una maggiore integrazione, cosa al momento molto complessa.

Naturalmente non si chiamerà “Stati Uniti d’Europa”, ma la frase rende bene il concetto.

L’elite europea sa anche però che i popoli non accetteranno mai una tale soluzione, in condizioni normali.

In questo momento, siamo nella fase in cui  l’Europa si prepara ad affrontare l’imminente crisi. Tutta l’Unione europea, assieme ai media ci comunicano di tenerci pronti al peggio. Per esempio, il seguente trafiletto proviene da un articolo del Telegraph ….

Il presidente della commissione europea avverte che il crollo dell’eurozona potrebbe causare un incidente che spazzerebbe immediatamente via metà del valore dell’economia europea, gettando il continente in una depressione profonda come avvenne nella crisi del 1930.

Alcuni giornali si spingono oltre dichiarando che un “Armageddon” finanziario è in arrivo. Basta controllare il seguente estratto da un articolo dell’Express ….

Ieri sera erano in corso i preparativi per il collasso dell’Euro da quando la spirale del debito europeo è andata fuori controllo.

I funzionari del Tesoro hanno lavorato tutta la notte per attenuare l’impatto sulla Gran Bretagna, David Cameron ha annunciato che la moneta unica europea sta affrontando ora la sua “prova del fuoco”.

Il segretario del business Vince Cable è andato oltre parlando di “Armageddon”, mentre i funzionari di Bruxelles hanno avvertito che il caos creato sta minacciando di far precipitare tutti noi in una nuova recessione.

Che ci crediate o no molti elementi dell’elite europea stanno sperando in un collasso dell’euro.

Perché?

Beh, darà loro l’opportunità di implementare qualcosa di nuovo.

Una crisi finanziaria è solo temporanea, ma molti fra l’elite europea credono di poter costruire una “nuova Europa” che durerà per secoli.

Le agenzie di stampa in tutta Europa stanno già riportando notizie ufficiose sul fatto che il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno “complottato segretamente” per creare una “nuova eurozona” che escluda alcune delle nazioni più deboli come la Grecia e l’Italia.

Per esempio, qui sotto è possibile leggere un trafiletto di un articolo appena uscito sul Telegraph ….

La Francia sta elaborando dei piani per creare una organizzazione separatista dei paesi dell’eurozona con i suoi trattati, il suo parlamento e la sua sede – una mossa che potrebbe minare in modo significativo l’esistente Unione europea.

Lo stesso articolo del Telegraph prepara i lettori ad accettare “la soluzione” e cioè quella di “rafforzare i legami tra i paesi della zona euro” ….

Francia e Germania intendono rafforzare l’unione tra i paesi della zona euro, con nuove tasse e misure legali per fermare i prestiti delle nazioni per poter limitare le spese future.

Ciò che però non viene detto in questi articoli è che nè la Germania nè la Francia vogliono lasciare fuori nessuno, sulla lunga distanza. Desiderano solo che alcuni dei paesi più deboli si spaventino all’idea di essere “lasciati fuori” dal “nuovo club”. Così facendo si cercherà di trovare un accordo per un’Europa più strettamente unita imponendo allo stesso tempo tutte le nuove regole volute da Francia e Germania.

Tenete bene a mente le mie parole. I paesi finanziariamente più deboli come Italia e Grecia alla fine si uniranno al nuovo “blocco economico” che la Germania e la Francia stanno ora preparando.

Prima però che tutto ciò accada, l’euro è destinato probabilmente ad affondare come un sasso con il caos che regnerà in Europa per un breve periodo di tempo.

La fredda e dura realtà è che l’attuale struttura dell’eurozona semplicemente non funziona e non sarebbe mai dovuta nascere. Un recente articolo pubblicato su Crackerjack Finance riassume molto bene alcuni dei problemi dell’eurozona ….

Vengono ora esposti i problemi strutturali dell’eurozona. Un blocco di 17 nazioni sovrane hanno adottato una moneta comune e hanno esternalizzato la loro politica monetaria in una banca centrale comune. Eppure ciascuna delle 17 nazioni sovrane ha differenti vantaggi comparativi, industrie, livelli di debito, tassi di interesse, deficit di bilancio, regole del mercato del lavoro e politiche fiscali. Riflettendo su tutte le differenze, è incredibile come l’Eurozona sia sopravvissuta per oltre un decennio.

Invece di tornare alle valute nazionali però, l’elite d’Europa, è convinta che sia tempo per gli “Stati Uniti d’Europa” che necessiteranno di una integrazione molto maggiore di quella attuale.

Angela Merkel, la cancelliera tedesca, affermò che la situazione era “sgradevole”, e chiese ai membri dell’eurozona di accelerare i piani per una più stretta integrazione politica. “E’ tempo di una svolta per una nuova Europa,” ha proclamato. “Poichè il mondo sta cambiando così tanto, dobbiamo essere pronti a rispondere alle sue nuove sfide. Questo significherà più Europa, non meno Europa “.

Per facilitare questo processo, vengono piazziati nuovi politici in tutta europa, che sono a favore dell’agenda elitaria.

In Italia, Silvio Berlusconi è caduto e sembra che verrà sostituito dall’economista Mario Monti.

Monti ha studiato a Yale, è membro della Commissione europea, è il presidente della Commissione Trilaterale in Europa ed è anche membro del Gruppo Bilderberg.

In Grecia, George Papandreou si è dimesso, e Lucas Papademos lo ha sostituito.

Papademos ha insegnato ad Harvard,  ha precedentemente lavorato come governatore della banca centrale greca, come vicepresidente della Banca centrale europea e come economista senior presso la Federal Reserve Bank di Boston. Egli è anche membro della Commissione Trilaterale.

E’ buffo notare come gli elementi di queste organizzazioni elitarie sembrano sempre sbucare fuori nelle posizioni di potere, o sbaglio?

Con uomini come questi nelle posizioni chiave dei vari governi, sarà molto più facile per l’elite europea ottenere la transizione verso la “nuova Europa” del resto del continente.

Ma a cosa assomiglierà la “nuova Europa”? Ebbene, un articolo di qualche tempo fa del Daily Mail, dal titolo “Rise of the Fourth Reich, how Germany is using the financial crisis to conquer Europe” contiene la seguente valutazione di ciò che avrebbe comportato una maggiore integrazione economica in Europa….

Ciò comporterebbe una perdita di sovranità per le nazioni equiparabile a quella avvenuta durante il terzo Reich, 70 anni fa.

Per togliervi ogni dubbio su ciò che significherebbe una unione fiscale: si tratta di un’unica politica economica, di un unico sistema di tassazione, di un unico sistema di sicurezza sociale, di un unico debito, un’unica economia, un unico ministro delle finanze. Tutto questo sarebbe in mano alla Germania.

Non suona molto bene.

Ma questo è ciò che l’elite ha da sempre voluto.

Maggiore potere e maggiore controllo.

In questo momento, però, i cittadini europei non sono pronti ad accettare la “nuova Europa”.

Ciò significa che vi sarà necessariamente un periodo di forte caos, dolore e paura.

Il collasso finanziario europeo è imminente.
Sarà terribile.

Al termine di questo periodo tumultuoso, l’elite europea spera di ottenere ciò che ha da sempre desiderato – cioè una “nuova Europa” più strettamente integrata di quanto non lo sia stata in un qualsiasi altro momento dopo la caduta dell’impero romano.

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Livello di radiazioni provenienti da Fukushima non più trascurabile

I rischi associati alla contaminazione da iodio-131 in Europa non sono più “trascurabili”, secondo il CRIIRAD, un ente di ricerca francese sulla radioattività. L’ONG consiglia alle donne incinte e a i bambini di prevenirsi dai “comportamenti a rischio”, come il consumo di latte fresco o di verdure con foglie larghe.

In risposta alle migliaia di richieste da parte dei cittadini preoccupati per le conseguenze della catastrofe nucleare di Fukushima in Europa, il CRIIRAD ha compilato un pacchetto di informazioni sui rischi da contaminazione da iodio-131.

Il documento, pubblicato il 7 aprile, sconsiglia di consumare l’acqua piovana aggiungendo che le fasce a rischio come i bambini e le donne incinte o che allattano dovrebbero evitare il consumo di verdure a foglie larghe, latte fresco e formaggio cremoso.

I rischi connessi alla contaminazione prolungata delle fasce più deboli ed esposte della popolazione non può più essere considerato “trascurabile”, ne deriva il fatto che bisogna evitare i “comportamenti a rischio”, come riportato dal CRIIRAD.

Tuttavia, l’istituto sottolinea che non c’è assolutamente di chiudersi in casa o assumere compresse di iodio.

Il CRIIRAD, sostiene che la sua nota informativa non si limita alla situazione in Francia ma è applicabile anche ad altri paesi europei, come ad esempio il Belgio, la Germania, l’Italia e la Svizzera, dove i livelli di contaminazione dell’aria sono gli stessi.

I dati provenienti dalla costa occidentale degli Stati Uniti, che ricevette il fallout radioattivo di Fukushima 6-10 giorni prima della Francia, rivela che i livelli di concentrazione dello iodio-131 sono 8-10 volte superiori negli USA.

L’ACQUA PIOVANA E L’ACQUA DI RUBINETTO

Secondo il CRIIRAD, una grande fetta delle indagini sono state condotte sull’acqua di rubinetto e sull’acqua piovana.

L’istituto sottolinea che non vi è alcun rischio, anche per i bambini, di camminare sotto la pioggia senza protezioni. Ma il consumo di acqua piovana come fonte primaria di acqua potabile deve essere evitato, soprattutto tra i bambini.

Per quanto riguarda l’acqua di rubinetto, i bacini sotterranei o i grandi fiumi non dovrebbero presentare nessun problema. Ma l’istituto suggerisce che la situazione delle acque provenienti dai bacini che raccolgono l’acqua piovana da uno o da più bacini idrografici, come i laghi collinari, dovrebbe essere esaminata più da vicino.

Per quanto riguarda l’irrigazione del proprio giardino di casa attraverso l’acqua piovana raccolta, il CRIIRAD consiglia di annaffiare solo la terra, e non le foglie dei vegetali, in quanto l’assorbimento è più veloce e più significativo sulla superficie della foglia piuttosto che nelle radici.

LA CATENA ALIMENTARE

Spinaci, insalate, cavoli e altri ortaggi a cui occorrono superfici di grandi dimensioni per essere coltivati sono tra quei prodotti alimentari particolarmente sensibili alla contaminazione da iodio-131, se sono stati coltivati all’esterno ed esposti alle acque piovane. Lavare le verdure non serve a molto, in quanto lo iodio-131 viene rapidamente metabolizzato dalle piante, afferma il CRIIRAD.

Il latte fresco e i formaggi cremosi, così come la carne dei bovini che sono stati fuori a mangiare erba, sono classificati come alimenti a rischio di contaminazione indiretta e devono essere monitorati. La contaminazione del latte e del formaggio di capra e di pecora potrebbe essere maggiore di quella dei prodotti bovini.

LIVELLO DI RISCHIO

La direttiva Euratom del 13 maggio 1996 stabilisce i principi generali e le norme di sicurezza sulla radioprotezione in Europa.

Secondo la direttiva, l’impatto delle attività nucleari può essere consideratO trascurabile se le dosi di radiazioni non superano i dieci micro Sievert (mSv) all’anno. Al di là di questo valore, potrebbero essere considerate delle misure per ridurre l’esposizione a quelle attuali.

Mentre lo iodio radioattivo-131 è presente soprattutto nell’aria sotto forma di gas, il CRIIRAD fa notare che nel caso del fallout di Fukushima, il problema principale è quello di limitare l’ingestione dello iodio-131.

Il CRIIRAD rileva che la quantità di iodio, in grado di erogare una dose di 10 mSv 131 varia notevolmente in base all’età dei consumatori. I bambini fino a due anni sono i più vulnerabili e l’ingestione di 50 Becquerel (Bq) è sufficiente per fornire al corpo una dose di 10 mSv, secondo l’istituto.

Se gli alimenti (verdure a foglia larga, latte, ecc) contengono tra l’1 e i 10 Bq / kg o più, è possibile che il livello di riferimento di 10 mSv possa essere superato entro due o tre settimane, aggiunge l’istituto.

I valori misurati dall’istituto francese per la protezione radiologica e sicurezza nazionale (IRSN) di iodio radioattivo-131 negli ultimi giorni, mostranoi seguenti , diversi, livelli di contaminazione: 0,08 Bq / kg nell’insalata, negli spinaci e nei porri a Aix-en-Provence, 0,17 Bq / l nel latte a Lourdes e 2,1 Bq / l nel latte di capra a Clansayes.

LA CONTAMINAZIONE PROSEGUIRA’ NELLE PROSSIME SETTIMANE

Il CRIIRAD osserva che “enormi quantità di materiale radioattivo sono state rilasciate dalla centrale di Fukushima Daiichi da Sabato 12 marzo 2011. Martedì 5 aprile, 24 giorni dopo l’incidente, i comunicati continuano a dire la stessa cosa. Questo significa che le nubi radioattive stanno continuando a giungere nelle nostre zone.

Viene anche citata una relazione tecnica da parte della società operativa (TEPCO) e dell’autorità giapponesi sulla sicurezza nucleare (NISA) che “fa presagire il proseguo della catastrofe per altre settimane se non per mesi”.

Se vengono segnalati nuovi incendi, o se gli operatori sono costretti a rilasciare più vapore per evitare esplosioni di idrogeno, è ovvio che una nuova nube tossica verrà rilasciata.

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