Wikileaks rilascia registri classificati sulla guerra in Afghanistan

Domenica Wikileaks ha rilasciato un archivio di registri militari classificati degli Stati Uniti che coprono un tempo di 6 anni: oltre 91.000 documenti, per un totale di 200.000 pagine. I documenti mostrano un quadro molto più cupo della guerra in Afghanistan,  molto meno promettente di quanto ci abbiano mai descritto.

Al New York Times, al Guardian di Londra e al Der Spiegel tedesco è stato offerto l’accesso prioritario a questi archivi, il cui contenuto avrebbe mostrato loro il perchè, i talebani fossero più forti che mai nonostante gli Stati Uniti avessero pagato quasi 300 miliardi di dollari per la guerra in Afghanistan”.

Questa fuga di informazioni classificate arriva dopo quella di aprile in cui viene mostrato l’attacco di un apache USA a Baghdad che ha provocato la morte di una dozzina di civili e di 2 foto reporter. (Articolo)

Il New York Times sottolinea i seguenti punti focali:

Gli americani impegnati nella guerra in Afghanistan hanno a lungo nutrito forti sospetti che  le spie militari  pakistanane contollino le frange afghane che combatttono gli USA, nonostante il Pakistan riceva più di 1 miliardo di dollari di aiuti dagli Stati Uniti.

* Le operazioni militari della CIA si stanno espandendo in Afghanistan.

* I talebani hanno utilizzato missili termici portatili contro gli aerei occidentali, armi che hanno contribuito a sconfiggere l’occupazione sovietica negli anni 80.

L’archivio è disponibile su Wikileaks.

Dal sito Wikileaks:

Abbiamo ritardato il rilascio di circa 15.000 rapporti dall’archivio totale come parte di un processo di minimizzazione del danno richiesto dalla nostra fonte. Dopo un ulteriore riesame, tali relazioni saranno pubblicate, in parte oppure in maniera completa quando la situazione in Afghanistan lo permetterà.

La risposta della Casa Bianca non si è fatta attendere. La dichiarazione dal consigliere per la sicurezza nazionale generale James Jones sottolinea due punti: in primo luogo, l’amministrazione sostiene che tale fuga di informazioni classificate mette in pericolo la vita degli americani e degli alleati di guerra. In secondo luogo, l’amministrazione mette in luce il fatto che la fuga di notizie  riguarda un periodo che va dal gennaio 2004 (quando Bush era al potere) fino al dicembre 2009 (quando il presidente Obama annunciò un “nuovo approccio” alla guerra in Afghanistan).(Fonte)

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Pubblicato il 26 luglio 2010 su Afghanistan, Illuminati, Nwo, WikiLeaks. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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