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L’Hijab non è libertà. Smettila di fingere che lo sia

È necessario porsi delle domande su come il denaro dei contribuenti dell’UE sia stato utilizzato per finanziare una campagna online dal titolo “l’hijab è libertà” che si fa beffe dei diritti delle donne e si scontra con i valori laici estremamente importanti della Francia.
La sbalorditiva campagna del Consiglio d’Europa (CoE) per promuovere l’uso dell’hijab tra le donne è stata condannata fin dal lancio, grazie alla totale mancanza di senso dietro questa acrobazia mentale.

Anche nelle fasi di pianificazione della decisione di promuovere l’idea che indossare il copricapo fosse, per le donne musulmane, in qualche modo emancipazione o celebrazione della libertà, sicuramente qualcuno avrebbe dovuto alzare la mano e suggerire: “Forse questa cosa non sara` accettata di buon grado in Francia”

E se così non fosse, allora chi ha impiegato questi cretini?

Quindi, quando la campagna è stata lanciata sui social media annunciando slogan come “La bellezza è nella diversità come la libertà è nell’hijab”, “Quanto sarebbe noioso se tutti avessero lo stesso aspetto? Celebra la diversità e rispetta l’hijab” e “Il mio foulard, la mia scelta”, i francesi si sono strozzati con i loro croissant.

Marija Pejcinovic Buric del CoE ha spiegato debolmente che il messaggio “riflette le dichiarazioni fatte individualmente dai partecipanti a uno dei workshop del progetto e non rappresenta la posizione del Consiglio d’Europa”.

Dai la colpa a quegli idioti del marketing e ai loro laboratori progressivamente liberali. Ma certo!

Non c’è voluto un mucchio di politici francesi per sottolineare come questa campagna non fosse solo offensiva per un’intera nazione, ma ignorasse come si sentono le donne che non hanno il lusso della scelta di indossare l’hijab. Attraenti giovani modelle completamente truccate che dichiarano la loro gioia di poter indossare questo simbolo di oppressione maschile – che è esattamente ciò che è l’hijab – confonderebbero, con le loro dichiarazioni, sicuramente molte donne in Iran, Arabia Saudita, Afghanistan.

Ma cosa contano queste donne, quando i liberali dell’Europa occidentale sono intenti a mostrare quanto virtuosi sono?

Mentre gli studiosi islamici potrebbero discutere se indossare l’hijab sia un simbolo religioso per distinguere tra donne musulmane e non musulmane, o semplicemente un obbligo ai sensi del Corano, entrambe le idee hanno una cosa in comune: impediscono alle donne di avere qualsiasi tipo di scelta.

Ciò conferisce all’hijab un significato politico che in vari paesi d’Europa – come i Paesi Bassi, il Belgio e, in particolare, la Francia – contrasta con il sentimento pubblico sull’invasione dell’Islam nella cultura nazionale, insieme ai suoi elementi più repressivi, in particolare per quanto riguarda i diritti delle donne.

Ciò è più chiaramente evidente in Francia, dove la tradizione profondamente radicata del secolarismo – la laicité – significa che l’uso di copricapi religiosi è vietato nelle scuole statali e nei lavori pubblici. All’inizio di quest’anno, il parlamento francese ha approvato una legge contro il separatismo che cercava di vietare, tra le altre cose, quelle pratiche molto ovvie che differenziavano musulmani e non musulmani. L’hijab, il niqab e il burqa rientrano tutti in questa categoria.

Il volume delle conversazioni tra i politici francesi è schizzato alle stelle – niente a che vedere con le elezioni presidenziali del prossimo anno, ovviamente – con il ministro dei Giovani Sarah El Hairy che si è dichiarata “profondamente scioccata” e che la campagna era “l’opposto dei valori che La Francia difende».

Il potenziale candidato presidenziale Eric Zemmour non si e` risparmiato, twittando: “L’Islam è nemico della libertà. Questa campagna è nemica della verità”, mentre la sua compagna di viaggio Marine Le Pen ha affermato: “Questa campagna europea che promuove il velo islamista è scandalosa e indecente in un momento in cui milioni di donne combattono coraggiosamente contro questa schiavitù”.

Persino la figura dell’establishment europeo Michel Barnier è stata all’altezza dell’occasione, dicendo: “Mi sarebbe piaciuto che i responsabili di questa cattiva campagna andassero a interrogare… le donne di Kabul che stanno lottando per non indossare questo velo”.

Fonte

Ex parlamentare austriaco suggerisce alle donne di indossare il velo per evitare di essere molestate dai migranti

Un ex deputato ha scatenato una tempesta sui social media dicendo che le donne austriache dovrebbero indossare il velo per nascondere il fatto che non sono musulmane e per impedire assalti da parte dei migranti per le strade di Vienna.

Marcus Franz, medico ed ex deputato del Partito popolare austriaco, ha parlato ad una TV locale la scorsa settimana dicendo:

“Io stesso conosco padri che, quando le figlie devono tornare a casa tardi la sera, in zone problematiche, danno loro il velo perché non vengano riconosciute come austriache. Nel 15 ° distretto [di Vienna], questo è un dato di fatto “, ha detto Franz.

Franz ha anche affermato che la sua esperienza di medico gli dice che le donne hanno paura a causa delle ripetute “micro-aggressioni” che accadono nelle strade di Vienna, specialmente nei quartieri con molti migranti.

Le parole di Franz hanno provocato un’accesa discussione su Twitter, con molti preoccupati sullo stato attuale delle cose.

https://twitter.com/simplesardonic/status/1092455712276602883

https://twitter.com/Jamcyril/status/1092485409135677443

https://twitter.com/lindawestmore/status/1092489726483972098

Le rivelazioni del politico conservatore hanno portato alcuni a speculare sul futuro: “Bene, ora si aspettano che il popolo segua le leggi della sharia”, ha scritto una persona

Altri hanno detto che le parole di Franz sono un segreto aperto. “Le ragazze svedesi lo fanno da anni”, ha commentato una persona

Molti utenti di Twitter hanno criticato i governi degli stati dell’UE che hanno permesso un enorme afflusso di migranti dal Medio Oriente e dall’Africa settentrionale dal 2015.

https://twitter.com/RllPAA/status/1092667117202259968

“Sebastian Kurz, che cosa hai intenzione di fare?” Scrive una persona, rivolgendosi al primo ministro austriaco il cui governo di destra aveva annunciato l’intenzione di vietare alle bambine sotto i 10 anni di indossare il velo alla scuola materna e alla scuola elementare.

Il disegno di legge, che prevede una multa di 440 € (455 USD) o due settimane di carcere per i genitori che violano la regola, è destinato ad essere approvato dal parlamento quest’anno.
Gli stranieri costituiscono il 15,8% della popolazione austriaca e il 29,6% del capitale, Vienna, secondo un sondaggio del 2018.

Fonte

 

 

Luoghi Misteriosi: La cappella di Sansevero

Le leggende locali sulla cappella di Sansevero a Napoli affermano che le sorprendenti opere d’arte in essa presente sono il risultato di stregoneria e magia nera. Le sculture sembrano impossibili da creare a mano e inoltre possiamo vedere due macabre figure umane frutto, a quanto pare, di uccisioni rituali. Infine la cappella e` circondata da un atmosfera oscura e da una forte presenza di simbolismo massonico.

A prima vista, la Capella di Sansevero è una tua tipica cappella italiana del XVII secolo, ricca di dipinti e sculture di natura religiosa. Tuttavia, uno sguardo più attento ai vari elementi della cappella rivela come vi sia qualcosa di “fuori posto”. Alcune sculture sono così “vivide” che portano molti a credere che siano stati il risultato di un processo soprannaturale. Inoltre, il simbolismo enigmatico che si trova all’interno della cappella e` un mezzo per inviare un importante messaggio allegorico esoterico.

Quando i visitatori scendono alcuni scalini, vedono cose come questa:

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Nella cappella sono in mostra i resti di due corpi umani con tanto di sistema nervoso in bella vista. Soprannominati “Adamo e Eva” – ma conosciuti come “macchine anatomiche” – questo bizzarro spettacolo è stato oggetto di ogni sorta di speculazione occulta.

Per comprendere appieno il perche` di questa cappella, bisogna capire il suo creatore: Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero. Considerato un inventore e un brillante filosofo da molti, altri credevano che fosse un crudele mago nero il quale uccideva la gente per bizzarri scopi.

Una visita alla sua Cappella di Sansevero dà credibilità a entrambi i punti di vista, poiché mette in evidenza il suo genio alchemico e…la sua follia. Prima di esaminare le bizzarre opere d’arte esposte nella cappella, spendiamo qualche parola per spiegare chi e` l’uomo dietro a questa strana opera.

RAIMONDO DI SANGRO IL “PRINCIPE STREGONE”

Dall’età di 10 anni, Sangro fu educato presso il Collegio dei Gesuiti di Roma. Nel 1730, all’età di 20 anni, ritornò a Napoli usando il titolo “Principe di Sansevero”. Presto si unì alle fila di società segrete occulte.

“Nonostante la formazione religiosa che aveva ricevuto con i gesuiti, il giovane si unì presto alla fratellanza segreta dei rosicrucani, dove fu avviato allo studio di antichi riti alchemici, la cosiddetta “arte sacra” o “arte del re” tramandata nei secoli dal sacerdote egiziano ai suoi discepoli. Don Raimondo trovo` la sua vocazione. Pur mantenendo il silenzio estremo sui “suoi fratelli” e sugli insegnamenti ricevuti (non ha lasciato alcun documento sulle attività della setta misteriosa) il principe cambio` radicalmente la sua vita e dedico` tutto il suo tempo all’alchimia. Flaconi, forni e alambicchi riempivano la cantina del suo palazzo e durante la notte non era raro vedere strani vapori e odori disgustosi che uscivano dalle finestre della cantina. Fu da allora che i napoletani cominciarono a soprannominarlo stregone “.
– Rino Di Stefano, Raimondo de Sangro,
Il principe “Stregone”

Di Sangro introdusse la Massoneria nella sua città, diventando il capo della massoneria napoletana. Questo fatto, combinato con la sua capacità di presentare invenzioni peculiari, come una “fiamma eterna” fatta da un composto chimico di sua creazione e da ossa di cranio umano, non faceva altro che accrescere la leggenda attorno a Di Sangro.

“Il principe Raimondo di Sangro era conosciuto come un uomo eccentrico, enigmatico e mistico. Era il capo della loggia massonica napoletana, i cui simboli si stagliano in tutta la cappella. Era inoltre studente in numerose aree scientifiche, nonché alchimista e mistico. Parlava diverse lingue esotiche come l’ebraico e l’arabo e fu un inventore di creazioni alquanto bizzarre, come ad esempio un trasporto meccanizzato con cavalli di legno che si diceva fosse in grado di viaggiare sia su terra che su acqua. Queste eccentricità fecero assumere al principe una reputazione come praticante di magia e magia nera. Girava voce che eseguisse riti magici sinistri, sacrifici umani e maledizioni. Si diceva anche potesse compiere grandi risultati alchemici, come creare sangue dall’acqua o addirittura dall’aria e che usasse le varie parti del corpo delle sue vittime sacrificate nei suoi odiosi incantesimi e pozioni. Si dice che il Principe si rinchiudesse per giorni e eseguisse esperimenti sugli esseri umani, come rianimare i morti. Queste voci e leggende oscure che circondavano il principe lo resero un uomo da temere e da evitare; Un mago nero potente che poteva piegare forze magiche e naturali alla sua volontà. Il principe fece ben poco per negare queste voci e si pensa che le abbia anzi incoraggiate “.
– Brent Swancer, The Bizarre Anatomical Machines of Italy

Uno dei molti “hobby” di Sangro era il Bel Canto. Niente di strano, no? Chi non apprezza un bel canto?

Tuttavia,  il “Bel Canto”, per il di Sangro, significava acquistare ragazzini da genitori poveri, castrarli e costringerli a cantare.

“Nonostante fosse un padre di famiglia (…), al Principe piaceva avventurarsi nelle sue proprieta` in cerca di giovani ragazzi con belle voci. Di solito li trovava nel coro della chiesa. Il passo successivo era quello di comprarli offrendo denaro ai genitori (di solito poveri, contadini analfabeti con una prole numerosa). Questi ragazzini venivano poi portati dal suo medico personale, Don Giuseppe Salerno, che li castrava. La loro meta finale era il conserrvatorio dei Poveri di Gesù Cristo a Napoli, dove i giovani avrebbero iniziato la loro carriera da “soprani”.
(…)

Vedeva nei castrati una ricerca di perfezione, che secondo i rosicruciani derivava dall’ “annullamento del dualismo che proviene dalla separazione, un ritorno all’essere primordiale androgeno”.
– Ibid.

Mentre la reputazione di di Sangro cresceva, e i suoi scritti hanno ottennero pubblicità, si costitui` una cerchia di potenti amici e nemici. Il suo coinvolgimento nella Massoneria gli procuro` una scomunica da parte della Chiesa Cattolica.

Trascorse il resto della sua vita decorando la Cappella di Sansevero, trasformando questo piccolo luogo in una rappresentazione grandiosa del “percorso alchimico e massonico all’illuminazione”.

UN MISTERIOSO TEMPIO OCCULTO

Prima che fosse trasformata da Raimondo di Sangro, la Cappella Sansevero era già oggetto di voci bizzarre. Si diceva fosse stata costruita su un vecchio tempio di Iside e, per dimostrare questo fatto, i locali indicano una statua enorme del Dio del Nilo, situata proprio dietro l’angolo della sua casa.

La Statua del Dio del Nilo a Napoli.

Come se non bastasse, alla fine del XVI secolo, Palazzo Sansevero fu la scena di un brutale omicidio, quando il compositore Carlo Gesualdo scopri`la moglie e il suo amante a letto uccidendoli. Fino al 1888, un passaggio collegava Palazzo Sansevero alla cappella Sansevero.

Tuttavia, è quando Raimondo di Sangro trasformo` questa cappella in un progetto alchemico che il sito divenne un’attrazione, soprattutto nei circoli occulti. Oltre all’enigmatico “messaggio nascosto” della cappella, sono le opere d’arte che mistificano i visitatori. Sembrano dichiarare con audacia: “ero un occultista e questo era quello che potevo fare”.

Le opere d’arte della Cappella Sansevero sono davvero uniche, potenti e sconvolgenti, e costringono i visitatori a chiedersi: “Come c’e` riuscito?” Quando si conosce lo sfondo esoterico e alchemico del principe, si arriva alla domanda: “Che queste opere siano state create attraverso un processo alchemico?”

L’esempio più interessante è il Cristo velato. Situato in mezzo alla cappella, questa scultura di Cristo coperta da un sottile velo ha una caratteristica incredibile: come sono riusciti a creare questa scultura dal marmo, con un semplice scalpello? Il velo è troppo … reale.

Il Cristo velato

Un ingrandimento del volto

“Completata nel 1753 da Giuseppe Sanmartino e commissionata da Raimondo di Sangro, raffigura Cristo deposto dopo la crocifissione, coperto da un velo trasparente. Questo velo è reso con una tale meticolosita` da ingannnare, quasi, l’osservatore: si ha l’impressione che la “vera” scultura sia sotto e che il velo possa essere facilmente sollevato.

Per merito della straordinaria virtuosità di Sanmartino, nel scolpire il velo, e` cominciata a circolare una strana leggenda.

La leggenda narra che fu lo stesso principe Raimondo di Sangro, il quale commissiono` l’opera, a realizzare in realtail velo, lo pose sulla scultura di Sanmartino e la pietrifico` con un metodo alchemico di propria invenzione; Da qui la fenomenale fluidità del drappo e la “trasparenza” del tessuto “.
– Bizarrobazar, The Mystery of Chapel Sansevero

Per secoli, una “leggenda nera” circondava questa e altre sculture nella cappella la quale sosteneva che il Principe usasse un misterioso processo alchemico per “marmizzare” un fine drappo sopra la scultura.

Alcuni osservatori notarono un particolare inquietante: Sembra che il Cristo respiri.

“Ci potrebbe essere un’altra piccola anomalia in questo Cristo velato, poiché c’è una leggera indentazione sulla narice, come se il drappo venisse “risucchiato” dal respiro – che questo Gesu` morto sia vivo? Sangro credeva che Gesù non fosse morto sulla croce? Se è così, forse non era solo un massone, ma un membro di un altro ordine ancora più misterioso?

Gesù scomparve dalla sua tomba – ma non è solo. La lapide del principe può ancora essere vista nella cappella. Morì il 22 marzo 1771, “da una malattia improvvisa causata dai suoi esperimenti meccanici”. Durante le lunghe notti passate nel suo laboratorio aveva probabilmente inalato o ingerito qualche sostanza tossica, che questa volta era diventata letale. Il suo sarcofago, tuttavia, non contiene il suo corpo; Qualcuno lo ha rubato. Quando o perché non è noto.

Raimondo aveva una placca posta nella cappella, affermando che la persona che ha commissionato queste opere (cioè se stesso) è stata spinta dal desiderio “di stupire, scoprire e insegnare”.
– Phillip Coppens, la cappella alchemica

Sulla sinistra di Cristo velato è la castità, una scultura modellata ad immagine della madre di Sangro, Cecilia Caetani d’Aragona. La donna nuda è coperta da testa a piedi da un sottile velo che rivela le sue forme in ogni dettaglio. Questa opera d’arte è, ancora una volta, un’altra impresa scultorea “impossibile”. Come si può ottenere questo effetto utilizzando del marmo?

La castita`

“La Pudicizia di Corradini, con il suo drappeggio che riveste il carattere femminile come se fosse trasparente, è un altro ” mistero ” della tecnica scultorea, dove la pietra sembra perdere il suo peso, diventando eterea e quasi fluttuante. Immaginate come l’artista abbia iniziato il suo lavoro da un blocco quadrato di marmo, come l’occhio della sua mente “abbia visto” questa figura dentro di sé, come ha pazientemente rimosso tutto ciò che non le apparteneva, liberando a poco a poco la figura dalla pietra, levigando raffinando e scolpendo ogni superficie rugosa del suo velo “.
– Cit, Bizarrobazar.

Anche se la statua è stata modellata ad immagine della madre di Sangro, è chiaramente un omaggio alla figura più importante della massoneria: L’iside velata.

“La donna velata può essere interpretata come allegoria della Saggezza ed e` un riferimento all’Iside velata, divinità speciale della scienza dell’iniziazione”.
– Made in South Italy, The Alchemist Chapel

Infatti, nel simbolismo occulto, l’Iside velata è la rappresentazione ultima dei misteri occulti dove la verità è velata al profano fino alla vera iniziazione esoterica.

“I misteri dell’ermetismo, le grandi verità spirituali nascoste dal mondo dall’ignoranza del mondo e le chiavi delle dottrine segrete degli antichi filosofi sono tutti simboleggiati dalla Vergine Iside. Velata da capo a piedi, rivela la sua saggezza solo ai pochi iniziati che hanno guadagnato il diritto di partecipare alla sua sacra presenza, strappando alla natura il suo velo di oscurita` e stando faccia a faccia con la realtà divina. (…)

Per il moderno ricercatore è l’epiteto della Grande Incognita  e solo coloro che la sveleranno potranno risolvere i misteri della vita, della morte, della generazione e della rigenerazione “.
– Manly P. Hall, Gli Insegnamenti Segreti di tutte le età

I locali sostengono che la castità è posta esattamente dove si trovava la statua di Iside, nel passato, quando la cappella era un tempio di Iside.

Sul lato opposto della castità è la disillusione, un’altra significativa scultura infusa con un profondo simbolismo. Modellata ad immagine del padre del principe Antonio di Sangro, raffigura un uomo che lotta per liberarsi da una rete mentre viene aiutato da un giovane alato.

Ancora una volta, un mistero circonda questa scultura: come può essere creata una rete sopra un corpo che sembra essere stato già scolpito? È stato usato un processo alchemico per ottenere questo sorprendente risultato?

A differenza della Castita`, questa scultura è un’allegoria di un fondamentale concetto massonico: la liberazione dell’Uomo attraverso il suo intelletto.

“Il suo significato allegorico è che l’uomo cerca di liberarsi dalle false credenze (la rete) con l’aiuto dell’intelletto (il giovane)”.
– Rino Di Stefano, “San Severo”

Sebbene ci siano altre sculture nella cappella, le tre sopra descritte sono legate alle loro misteriose qualità organiche. Inoltre, queste tre sculture costituiscono un “triangolo esoterico”. Con la castità a sinistra (rappresentante il principio femminile), la disillusione sulla destra (che rappresenta il principio maschile) e il Cristo velato al centro (rappresentante “l’uomo perfetto”), le sculture esotericamente rappresentano un principio ermetico fondamentale: Creare l’uomo perfetto.

Nei circoli occulti, questo concetto è personificato da Iside e da Osiride che si uniscono per creare Horus – l’essere perfetto.

Nel mio articolo su Sirio scrivo:

“Per ottenere la perfezione, l’iniziato deve, con successo, comprendere e interiorizzare la doppia natura del mondo (bene e male, maschile e femminile, bianco e nero, ecc.) attraverso la metamorfosi alchemica. Questo concetto è rappresentato simbolicamente dall’unione di Osiride e Iside (i principi maschili e femminili) per dare vita a Horus, figlio stellare, figura simile a Cristo, l’uomo perfetto della Massoneria – che è equiparato alla Stella Ardente. ”

Il piano originale della cappella gioca anche sul concetto di dualità e di iniziazione esoterica.

Il pavimento originale della cappella prima che venisse cambiato nel 1909.

Il pavimento originale era in bianco e nero – a rappresentare la dualità e l’unificazione delle forze opposte – non diversamente dal pavimento a scacchiera che si trova in tutte le loggie massoniche. L’intricato disegno tridimensionale rappresenta un labirinto – un simbolo iniziatico nella massoneria.

“I labirinti erano luoghi di iniziazione privilegiati tra molti antichi culti. I resti di questi labirinti mistici sono stati trovati tra gli indiani americani, gli indù, i persiani, gli egiziani e i greci. (…) Il celebre labirinto di Creta, in cui si poteva trovare il Minotauro, era indubbiamente un luogo di iniziazione nei Misteri Cretesi.

I labirinti erano simbolici delle implicazioni e delle illusioni del mondo inferiore attraverso cui vagano l’anima dell’uomo nella sua ricerca della verità “.
– Sala, op. cit.

ADAMO ED EVA

Le due “macchine anatomiche” esposte nella Capella di Sansevero.

Vi starete forse chiedendo di che cosa si tratta. Beh, e` esattamente quello che sperate non sia. E forse peggio.

L’opera è costituita da due scheletri reali di un maschio maturo e di una donna incinta. Viene esposto il loro intero sistema nervoso, dove le arterie sono colorate di rosso e le vene sono colorate di blu.

Un primo piano della testa della donna.

Originariamente anche il feto della donna era esposto, ma nel tempo e` misteriosamente scomparso.

Come e` riuscito, Raimondo di Sangro, a preservare il sistema nervoso di questi due esseri umani? Beh, questo è un mistero che continua a non trovare soluzione. E, ancora una volta, una “leggenda oscura” circonda queste “macchine anatomiche”.

Si diceva infatti che “Adamo ed Eva” erano due servi di Sangro a cui veniva somministrata una sostanza che cristallizzava il loro sistema nervoso, uccidendoli nel processo. Ecco un racconto drammatico della leggenda:

“Il principe, proprio come uno stregone, stava mescolando la preparazione in un grande calderone. Alla fine del processo, il liquido misterioso è pronto. Dall’altra parte della stanza, i due servitori legati e imbavagliati non possono nemmeno più urlare. L’uomo sta singhiozzando, mentre la donna, immobilizzata, rimane vigile e attenta – forse la nuova vita che porta nel suo grembo le impedisce di provare paura. Il principe non ha molto tempo, deve agire rapidamente. Riversa il liquido in una strana pompa, si avvicina poi alle sue vittime: nei loro occhi vede un terrore senza nome. Comincia con l’uomo, stimolando la vena jugulare e iniettando il liquido nel suo sangue con una siringa. Il cuore pomperà la preparazione in tutto il corpo, mentre il principe guarda l’uomo agonizzare. E` tutto finito: il servo è morto. Ci vorranno due o tre ore perché la miscela si solidifichi e sicuramente più di un mese prima che la carne putrificata cada dallo scheletro e dalla rete delle vene, delle arterie e dei capillari. Ora è il turno della donna “.
– bizzarrobazar, I misteri della Cappella Sansevero

Mentre recenti “studi” affermano che di Sangro ricostrui artificialmente i sistemi nervosi di questi corpi utilizzando filo e cera d’api, lo trovo difficile da credere. Voglio dire, basta guardare le foto sopra. Come può un uomo creare quel complesso sistema manualmente?

“Questi due scheletri sono costituiti da una complessa rete di tendini, arterie e vene  metallici che rappresentano il sistema arterioso, le viscere e la muscolatura con una precisione accattivante e minuziosa. I crani delle due figure sono incernierati e possono essere aperti per rivelare la ragnatela incredibilmente dettagliata dei vasi sanguigni. I modelli sono talmente inquietanti e grotteschi che si credeva che il principe oscuro avesse effettivamente usato magia nera e alchimia su alcuni dei suoi servitori per trasformarli in queste abominazioni.

Indipendentemente dal fatto che siano il risultato di magia nera o meno, Adamo ed Eva presentano un certo numero di misteri molto reali, come ad esempio l’essenziale enigma sul come siano stati creati. Per anni il metodo di costruzione e` stata fonte di confusione tra scienziati e medici. Erano reali i sistemi circolatori induriti e, in caso affermativo, come sono rimasti così notevolmente ben conservati per più di 200 anni? Erano artificiali? In caso affermativo, come potrebbero essere riprodotti così fedelmente? Dal momento che c’era poca o nessuna documentazione sulla creazione originale delle macchine anatomiche, si trattava di domande, le quali le risposte, sono rimaste per lungo tempo, sfuggenti. La teoria principale era che le due macchine anatomiche furono create attraverso un processo noto come plastificazione o “metallizzazione umana”, che prevede l’iniezione di sostanze direttamente nei sistemi circolatori dei soggetti mentre erano ancora in vita. Successivamente questi materiali scorrevano lungo le vene per poi indurirsi, uccidendo dolorosamente la sfortunata vittima nel processo. Nessuno tuttavia sa quello che e` successo veramente “.
– Op Cit. Swancer

A conti fatti non importa se siano veri o falsi, queste macchine anatomiche non sono li semplicemente per spaventare i visitatori. Servono a scopo simbolico nel “grande lavoro” alchimico che è la cappella.

Attraverso vari indizi, si ritiene che le macchine anatomiche rappresentino l’ultima fase del processo alchemico chiamato Rubedo – il rossore – simboleggiato da una fenice rossa che sale dalle sue ceneri. Fatto interessante: le “macchine” erano originariamente esposte in una stanza chiamata “La Fenice”.

“Il posizionamento originario delle `macchine anatomiche “, all’interno del settore Fenice su una piattaforma girevole, sembra una scelta simbolica: forse Raimondo di Sangro li considerava una rappresentazione della rubedo, una fase nella ricerca della pietra del filosofo nella quale la materia si ricompone, concedendo l’immortalità “.
– Cit., Bizzarrobazar

Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che la cappella è circondata dal mistero. Questo è amplificato dal fatto che di Sangro distrusse il proprio archivio scientifico prima di morire. Dopo la sua morte, sotto minaccia di scomunica da parte della Chiesa a causa del coinvolgimento di Sangro con la Massoneria e l’alchimia, i suoi discendenti distrussero ciò che era rimasto dei suoi scritti, delle sue formule, delle attrezzature di laboratorio e dei risultati degli esperimenti. Tutto quello che resta è simbolismo sottilmente velato.

CONCLUDENDO

Ad immagine del suo creatore, la Cappella di Sansevero è brutale e inopportuna. È una celebrazione del percorso esoterico e una vetrina del know-how alchemico di un entusiasta occultista. Mentre “occulto” significa letteralmente “nascosto dal pubblico”, Raimondo di Sangro ha trascorso la sua vita pubblicando i suoi interessi e scoperte, mettendo a malapena “un velo” sulla vera natura dei suoi esperimenti.

La Cappella è dunque una di quelle rare situazioni in cui la “magia” può essere osservata da vicino. Mentre le sublimi opere d’arte della cappella sono una celebrazione della vita, della bellezza e della spiritualità, la manipolazione morbosa dei cadaveri celebra la morte, il decadimento e il terribile. Insomma, non diversamente dai pavimenti in bianco e nero che coprivano questo tempio occulto, la Cappella di Sansevero rappresenta visivamente la dualistica natura dell’universo e, per corrispondenza, la natura dualistica dell’uomo. Una volta che queste forze opposte sono unite e la dualità è risolta, si dice che la perfezione esoterica sia raggiunta. Per conseguire cio, non si deve avere paura ne di alzare il proprio sguardo al cielo ... ne` di fissare le profondità dell’inferno.

Fonte